IL CEMENTO & Ossidi Colorati per Pavimenti

11.11.2012 07:42

 

Il Cemento utilizzato in edilizia ma non solo, è un prodotto proveniente dalla macinazione e cottura di pietre di vario tipo che, mescolato con acqua, ritorna per reazione chimica e fisica, nel suo originario stato solido. Viene impiegato come legante in miscela con materiali inerti (sabbia, ghiaia) per formare la malta e per preparare il calcestruzzo. E' utilizzato, in questo caso, per la costruzione di edifici e strutture in cemento armato. Nell'antichità era conosciuto un legante che può essere chiamato cemento come materiale da costruzione, naturalmente non ancora con le proprietà e la qualità di oggi giorno e molto più simile alla calce (che si ottiene con la cottura delle pietre). Sia gli Egizi che i Greci e i Babilonesi lo impiegavano nei loro edifici, così come i Romani. 

Tipi di cemento 

Esistono diversi tipi di cemento, differenti per la composizione, per le proprietà di resistenza e durevolezza e quindi per la destinazione d'uso.  La composizione chimica dei cementi è complessa e vengono usate terminologie specifiche per definirli. 

IL CEMENTO PORTLAND
Il cemento Portland, probabilmente il tipo più utilizzato, fu scoperto nel 1824 in Inghilterra dal muratore Joseph Aspdin e deve il nome alla somiglianza nell'aspetto e nel colore con la roccia di Portland, un'isola nella contea di Dorset in Inghilterra. 

La fabbricazione del cemento Portland avviene nelle seguenti tre fasi:  
- preparazione della miscela grezza dalle materie prime;  
- produzione del clinker;  
- preparazione del cemento.  

Le materie prime per la produzione del Portland sono minerali contenenti:  
- ossido di calcio (44%),  
- ossido di silicio (14,5%),  
- ossido di alluminio (3,5%),  
- ossido di ferro (3%),  
- ossido di magnesio (1,6%).  

L'estrazione avviene in apposite cave poste in prossimità della fabbrica, (anche se generalmente questa viene costruita dove è possibile fornirsi del materiale con poca spesa per il trasporto), che in genere hanno già la composizione desiderata, mentre in alcuni casi è necessario aggiungere argilla o calcare, oppure minerale di ferro, bauxite o altri materiali residui di fonderia. La miscela viene riscaldata in un forno speciale costituito da un enorme cilindro (chiamato Kiln) disposto orizzontalmente con leggera inclinazione e ruotante lentamente. La temperatura viene fatta crescere lungo il cilindro fino a circa 1480° centigradi in modo che i minerali si aggreghino, ma non fondano e vetrifichino. Nella sezione a temperatura minore il carbonato di calcio (il calcare, le pietre) si scinde in ossido di calcio e biossido di carbonio (CO2). Nella zona ad alta temperatura l'ossido di calcio reagisce con i silicati a formare silicati di calcio (Ca2Si e Ca3Si). Si forma anche una piccola quantità di Alluminato di tricalcio (Ca3Al) e Alluminoferrite di tricalcio (Ca3AlFe). Il materiale risultante è complessivamente denominato clinker. Il clinker può essere conservato per anni prima di produrre il cemento, a condizione di evitare il contatto con l'acqua. L'energia teorica necessaria per produrre il clinker è di circa 1700 Joule per grammo, ma a causa delle dispersioni il valore è molto più alto. Questo comporta una grande richiesta di energia per la produzione del cemento, e quindi un notevole rilascio di biossido di carbonio in atmosfera, gas ad effetto serra. Per migliorare le caratteristiche del prodotto finito al clinker viene aggiunto circa il 2% di gesso e la miscela è finemente macinata. La polvere ottenuta è il cemento pronto per l'uso.  

Il cemento ottenuto ha una composizione del tipo: 

    * 64% ossido di calcio  
    * 21% ossido di silicio  
    * 5,5% ossido di alluminio  
    * 4,5% ossido di ferro  
    * 2,4% ossido di magnesio  
    * 1,6% solfati  
    * 1% altri materiali, tra cui soprattutto acqua 

Quando il cemento Portland viene miscelato con l'acqua, il prodotto solidifica in alcune ore e indurisce progressivamente nell'arco di diverse settimane. Anche se la presa continua nel tempo si considera ottenuta completamente a 28 giorni quando raggiunge il 90% del suo sviluppo. L'indurimento iniziale è provocato dalla reazione tra acqua, gesso e l'alluminato di tricalcio, a formare una struttura cristallina di calcio-alluminio-idrato (CAH), ettringite (Aft) e monosolfato (Afm). Il successivo indurimento e lo sviluppo di forze interne di tensione deriva dalla più lenta reazione dell'acqua con il silicato di tricalcio a formate una struttura amorfa chiamata calcio-silicato-idrato (CSH gel). In entrambi i casi le strutture avvolgono e legano i singoli granuli di materiale presenti. Un'ultima reazione produce il gel di silice (SiO2). Tutte le tre reazioni sviluppano calore.  

Con l'aggiunta di particolari materiali al cemento (calcare e calce) si ottiene il cemento plastico, di più rapida presa e maggiore lavorabilità. La malta preparata usando una miscela di cemento Portland e calce è nota come malta bastarda. Questo materiale è usato in particolare per rivestire le superfici esterne ed interne degli edifici. Tale lavorazione prende il nome di intonaco.

Se al cemento si aggiungono degli ossidi colorati, si ottengono le pastine

da questa certezza, e dalla decennale maestria artigiana di chi sa lavorare e plasmare con passione la materia inerte, donandole vita e calore,si ottengono dalle mani esperte: un’unicità preziosa che si esprime attraverso ogni singola sfumatura e variazione di tono, segno tangibile della vitalità del processo artigianale.

Colori
La gamma colori è formata da 21 colori proposti e da un infinita gamma di colori su misura (per la realizzazione si fa riferimento cartella 
colori RAL, non tutti i colori sono riproducibili).
le 3 fini ture
1 naturale (da trattare dopo la posa in opera)
2 cerata (finitura superficiale a cera)
3 trattata (finitura sigillante acrilica)
SpeCifiChe teCniChe
Prodotto completamente artigianale, non soggetto a nessuna normativa europea.
Colorazione
La colorazione è data dagli ossidi naturali e dal mix di più leganti.
SuperfiCie
La superficie si presenta non uniforme con increspature, vacui, fori, alonature e puntinature.
Campi di appliCazione
Pavimenti e rivestimenti per interni.
pulizia e Cura
— Finitura cerata: pulire con detergenti specifici per pavimenti cerati e/o col metodo “lavaincera” (1 bicchierino di cera autolucidante su 1 
secchio d’acqua). Periodicamente stendere cera con lucidapavimenti elettrica tradizionale.
— Finitura trattata: pulire con comuni detergenti per pavimenti meglio se neutri.
CaratteriStiChe del materiale
Colori resistenti alla luce, ottima resistenza all’usura ed alla flessione, ottime caratteristiche termiche.
iStruzioni per la poSa e manutenzione
Controllare attentamente le mattonelle prima della posa in opera. Assicurarsi che i piani di posa siano asciutti e che non ci siano risalite di 
umidità. Posa in opera con collanti meglio se bicomponenti (tipo keralastic) o rapidi. Generalmente si posa senza fuga e senza stucco. Nel 
caso di posa in opera con stuccatura, per fughe sottili (0-1mm), utilizzare boiacca di cemento, richiedere all’azienda gli ossidi per colorare 
l’impasto; in caso di posa in opera con stuccatura si consiglia di utilizzare il metodo “a zuppetta”. Vedi opuscolo infmrmativo “conoscere 
la graniglia”. Per fughe più larghe (1-5 mm) utilizzare comuni stucchi cementizi (tipo keracolor, fugabella). Sciacquare con acqua pulita le 
mattonelle che, per esigenze di posa, vengono tagliate. Dopo la posa in opera, specie nella finitura cerata, all’occorrenza ripristinare la 
superficie della mattonella con cera per pavimenti autolucidante stesa con apposita attrezzatura. Fare attenzione proteggere il pavimento 
contessuto non tessuto e teli in nylon nelle varie fasi di cantiere successive alla posa.
formati
— 20X20X1,3 cm.
— Formati differenti e accessori su richiesta